Programa do Colóquio internacional “Photomatica & Voltaica”, sobre «Photomaton & Vox”, de Herberto Helder. Organização do sector de lusitanística do Departamento de Línguas da Universidade de Turim , 23 de Março de 2018.
Università degli studi di Torino
Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne
Sezione di Iberistica – Settore di Lusitanistica
Giacomo Balla, “Lampada ad arco”
Photomatica & Voltaica
“A lâmpada acesa faz com que se veja a própria lâmpada”
Colóquio internacional sobre Photomaton & Vox de Herberto Helder
Torino, 23 marzo 2018
Sala Lauree Palazzo Badini Confalonieri (Via Verdi 10)
PROGRAMMA
09:00 Saluti del direttore del dipartimento, Prof. Francesco Panero. Apertura dei lavori: introducono Orietta Abbati e António Fournier
09.30 Proiezione del cortometraggio “Esta terra não existe” di Leopoldo Criner seguito dalla lettura a cura di Rui Spranger del brano “magia” (in Photomaton & Vox).
Sessione I – Photomatica: modera Orietta Abbati
10:00 Conferência de abertura: Manuel Frias Martins (Universidade de Lisboa): O enigma do corpo em Herberto Helder
10:30 Daniel Rodrigues (Université Blaise Pascal/ Clermont II): Ler [o] “mapa de pequenas liberdades contínuas”
10:50 Paulo de Medeiros (University of Warwick): Do desejo
Pausa caffè
11:30 Piero Ceccucci (Università degli Studi di Firenze): Lavoro di memoria. Autobiografismo e scrittura sperimentale in Photomaton & Vox di Herberto Helder
11:50 Luís Quintais (Universidade de Coimbra): Photomaton & Vox: revelação e ironia
12:10 Dibattito
12:30 Presentazione della prima traduzione italiana di Photomaton & Vox di Herberto Helder (Miraggi, 2018), con la presenza dell’editore e della traduttrice Gaia Bertoneri. Presenta Manuel Frias Martins.
Pausa pranzo
Sessione II – Voltaica: modera Matteo Rei
15:00 Lilian Jacoto (Universidade de São Paulo): Herberto Helder: a poesia como força intempestiva
15:30 Jorge Maximino (Università degli Studi di Padova): Palavra, mito, criação. Notas para uma breve reflexão sobre a poesia de Herberto Helder
15.50 Valeria Tocco (Università degli Studi di Pisa): É bom mexer nas palavras: a literatura potencial di Herberto Helder
Pausa caffè
16:30 António Fournier (Università degli studi di Torino): O rosto inquilino da luz já não se filma: a escrita cinematográfica em Herberto Helder e Dino Campana
16:50 Conferência de encerramento: Maria Estela Guedes (revista TriploV): A Esfinge
17:20 Dibattito
17.40 Reading helderiano a cura di Rui Spranger
18:00 Conclusione dei lavori.
Organizzazione:
Orietta Abbati
António Fournier
Matteo Rei
Gaia Bertoneri
Comitato scientifico:
Giancarlo Depretis
Giulia Lanciani
Manuel Frias Martins
Maria Estela Guedes
Per informazioni:
antonio.fournier@unito.it
Ideazione grafica di Marco Avoletta © 2018
(a partire dal dipinto “Lampada ad arco” di Giacomo Balla)
L’opera de Herberto Helder (Funchal, 1930 – Cascais, 2015), figura centrale della poesia portoghese del secondo Novecento e una delle più importanti voci poetiche europee, è contrassegnata da una forte componente immagetica dai toni prevalentemente orfici e visionari e da un atteggiamento combattivo e anti-moderno. Sistematicamente rielaborata dall’autore, la poesia helderiana rimanda invariabilmente a un fondo sacro e magico capace di restituire alla parola un’enigmatica purezza primordiale, e ha segnato in modo indelebile il panorama poetico portoghese, costringendo gli autori della sua
generazione e di quelle successive a trovare nuove strade per resistere alla sua influenza. Opere di culto sono anche i racconti Os Passos em Volta (1.ª ed. 1963) e il volume miscellaneo Photomaton & Vox (1.ª ed. 1979). In occasione dell’uscita dell’edizione italiana di Photomaton & Vox, il settore di lusitanistica del Dipartimento di Lingua dell’Università di Torino ha voluto dedicare un convegno internazionale a Herberto Helder, incentrato su quest’opera fondamentale del secondo Novecento portoghese, giunta ormai alla sesta edizione. Photomaton & Vox, forse il libro più amato dell’autore, è una sorta di “alfabeto apocalittico” (per citare un testo di Edoardo Sanguineti) con cui vengono declinati i temi più cari della sua originale grammatica autorale. Volto e scrittura si sovrappongono in una sorta di autobiografia frammentaria che è al contempo una personalissima arte poetica: dal rapporto con l’isola natale alla partecipazione al gruppo surrealista del Café Gelo di Lisbona, dall’omaggio a poeti visionari come Hölderlin, Rilke o Campana alla testimonianza su Edmundo de Bettencourt e Almada Negreiros, dal determinante vissuto africano al problematico rapporto con la tradizione poetica movimenti storici come il surrealismo o la psicanalisi. Durante la giornata, oltre agli interventi di studiosi provenienti dal Portogallo, Brasile, Francia e Inghilterra nonché dall’Italia verrà presentata l’edizione italiana di Photomaton & Vox) e proiettato in prima assoluta il cortometraggio “Esta terra não existe”, presentato durante il II Festival del Cinema Amatoriale di Lobito in Angola (1972), ispirato alla poesia omonima di Helder e da lui stesso commentato nel testo “magia” (in Photomaton & Vox).